Il "pistacchio verde di Bronte"

Dolce, delicato, aromatico dall'intensa colorazione verde

La Sicilia è l’unica regione italiana dove si produce il pistacchio (della specie botan­ica “pistacia vera") e la cittadina etnea, con circa 3.500 ettari in coltura spe­cializ­zata (di cui 415 ricadono nel Parco del­l’Etna), ne esprime l’area di coltiva­zione principale (più dell’80% della super­ficie re­gionale) con una produzione dalle carat­teristiche peculiari.

Bronte, Eden di pistacchio, con un frutto dal gusto e dall’aroma universalmente ri­co­nosciuti come unici e particolari ed un colore – il verde smeraldo – unico e par­ticolare.

L’«oro verde», così è denomi­nato il “pistac­chio verde di Bronte", rap­presenta la princi­pale risorsa economica del vasto e variegato territorio della cittadina etnea.

Concorreranno la terra e le sciare del­l’Etna, il clima tem­pe­rato o il portainnesto, le tradi­zioni di coltura tra­man­date da padre in figlio, fatto è che la pistac­chi­coltura bron­tese, a differenza dei prodotti di pro­venienza ameri­cana o asiatica, in mas­si­ma parte con semi di colore giallo, produ­ce frutti di alto pregio.

Il pistacchio verde di Bronte è dolce, deli­cato, aromatico.

Soprattutto è unico e per questo molto ap­prez­zato e richiesto nei mercati europei ed orientali (in primo luogo giapponesi) per le dimensioni e l’intensa colorazione verde.

Fra le varie qualità coltivate nel Mediterraneo e nelle Americhe possiede colori e qualità organolettiche che ne fanno un unicum in tutto il mondo con un suo sapore soave che i frutti prodotti altrove non hanno.

Viene apprezzato nei mercati italiani ed esteri per l’originalità del gusto e l’adat­tabilità in cucina e in pasticceria.

E’ usato nell’industria dolciaria sopratutto per preparare torte, paste, torroni, mousse, confetti, gelati, e granite, ma è squisito anche nei primi e secondi piatti o arancini; è utilizzato anche nella preparazione degli insaccati (ottimo nelle mortadelle e nelle sop­pressate) e nel settore cosmetico.

A Bronte se ne raccolgono circa 30 mila quintali (20.000 la produzione siciliana nel 1985, di cui 18.000 a Bronte, 31.070 quella del 2007 e 27.760 quella del 2009).

Una ricchezza di oltre 20 milioni di euro che rappresenta poco più dell’1% della produzione mondiale di pistacchi.

Fonte: http://www.bronteinsieme.it/4ec/pist.html